L'Ufficio Nazionale per il Servizio Civile

L'UNSC è stato istituito nell'ambito della Presidenza del Consiglio dei Ministri con la legge 8 luglio 1998, n. 230 per curare il Servizio civile degli obiettori di coscienza.

La legge 6 marzo 2001, n. 64 ha ampliato le possibilità di prestare servizio civile istituendo il Servizio civile nazionale, che si svolge su base volontaria ed è rivolto ai ragazzi e alle ragazze dai diciotto ai ventotto anni.

Il Servizio civile nazionale è finalizzato a:
- concorrere, in alternativa al servizio militare obbligatorio, alla difesa della Patria con mezzi ed attività non militari;
- favorire la realizzazione dei principi costituzionali di solidarietà sociale;
- promuovere la solidarietà e la cooperazione, a livello nazionale ed internazionale, con particolare riguardo alla tutela dei diritti sociali, ai servizi alla persona ed alla educazione alla pace fra i popoli;
- partecipare alla salvaguardia e tutela del patrimonio della Nazione, con particolare riguardo ai settori ambientale, anche sotto l'aspetto dell'agricoltura in zona di montagna, forestale, storico-artistico, culturale e della protezione civile;
- contribuire alla formazione civica, sociale, culturale e professionale dei giovani mediante attività svolte anche in enti ed amministrazioni operanti all'estero.

Le aree di intervento nelle quali è possibile prestare il servizio civile sono riconducibili ai settori:
assistenza, protezione civile, ambiente, patrimonio artistico e culturale, educazione e promozione culturale, servizio civile all'estero.

L'Ufficio Nazionale per il Servizio Civile fino al 31 dicembre 2006, disponeva di alcune sedi periferiche, la cui operatività è cessata come previsto dal Protocollo d'intesa del 26 gennaio 2006 stipulato tra l'Ufficio nazionale per il servizio civile e le Regioni e le Province autonome.

A seguito della costituzione del Dipartimento della Gioventù e del Servizio Civile Nazionale l'attuale assetto dell'Ufficio è disciplinato dal DPCM 21 giugno 2012, che ha sostituito il DPCM 15/9/2011, il DPCM 31/07/2003 e il DM 12/12/2003 (vai all'Organigramma). 

Nella XV Legislatura, la legge 17 luglio 2006, n. 233 ha trasferito al Ministero della Solidarietà Sociale, di nuova istituzione, le funzioni in materia di Servizio civile nazionale, per l'esercizio delle quali il Ministero si è avvalso delle relative risorse finanziarie, umane e strumentali dell'UNSC.

Nella XVI Legislatura, il Decreto-legge 16 maggio 2008, n. 85 ha trasferito alla Presidenza del Consiglio dei Ministri i compiti in materia di Servizio Civile Nazionale. A seguito delle dimissioni del governo Berlusconi e della nomina del conseguente governo Monti, la delega in materia di Servizio Civile Nazionale viene attribuita al prof. Andrea Riccardi, Ministro senza portafoglio per la cooperazione internazionale e l'integrazione, con DPCM 13/12/2011 pubblicato in Gazzetta Ufficiale 16/2/2012 Serie generale n. 39.

Nella XVII Legislatura il governo Letta assegna a Josefa Idem l'incarico di Ministro per le Pari opportunità, sport e politiche giovanili, con delega in materia di Servizio Civile Nazionale con DPCM il 28 aprile 2013. La delega viene riassegnata con DPCM del 26 giugno 2013 in materia di Politiche giovanili, quindi di Servizio Civile Nazionale, al Ministro per l'Integrazione Cecile Kyenge.

Il 22 febbraio 2014, con l'insediamento del governo Renzi, la delega in materia di Servizio Civile Nazionale viene attribuita al Ministro del Lavoro e Politiche sociali Giuliano Poletti, con DPR 21 febbraio 2014. Con DM 8 maggio 2014 l'esercizio delle funzioni di indirizzo politico-amministrativo in materia di Politiche giovanili e Servizio Civile Nazionale è delegata al Sottosegretario di Stato Luigi Bobba. 

Presso l'Ufficio Nazionale per il Servizio Civile hanno operato la Consulta Nazionale per il Servizio Civile, e il Comitato di consulenza per la difesa civile non armata e nonviolenta, organi consultivi dell'UNSC.


Per saperne di più: "la storia dell'Ufficio" e "la storia del SCN".

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